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LE VALLI DEL TICINO

Quest'estate a causa del Covid, mi sono reinventata sulla scelta della località per effettuare una fuga di due giorni. In realtà, la scelta è ricaduta subito sulla Svizzera, dato che avevamo ancora la vignetta dell'autostrada ancora valida, utilizzata solo per andare in Francia.

Volevamo trovare una meta non troppo lontana da casa nostra e Locarno ci sembrava la scelta perfetta. (3h) Siamo riusciti a trovare un hotel vicino al centro che permetteva l'uso del parcheggio gratuito a differenza di tutti gli altri. 
In particolare, mi hanno colpito due valli che si diramano proprio da lì : a sinistra la Val Bavona e a destra la Val Verzasca. I paesini che si trovano all'interno sono rustici composti da case fatte di sassi in stile ticinese, che sono l'icona di queste valli.
Il paesaggio è bucolico, si è immersi nella natura incontaminata con le cascate che ne fanno da cornice. In ognuna si possono praticare varie attività, noi abbiamo optato ovviamente per il trekking per vedere le cascate di entrambe le valli. 


Il primo giorno ci siamo subito diretti nella val Verzasca sulla via dei paesi di sassi. Il primo in cui abbiamo fatto sosta è Vogorno, si visita in 5-10 minuti perchè è piccolissimo; passando attraverso le case, ci si accorge come queste vengono affittate più per far vacanza, sono in pochi quelli che ci abitano ancora dentro.
Dopodiché proseguendo in macchina ci si ferma a Lavertrezzo, dove tutti i ragazzi si incontrano per fare i tuffi dal "Ponte dei Salti", che caratterizza proprio questo paese. E' un ponte di origine romana a doppia arcata. L'acqua comunque è cristallina.

Vogorno
Al ponte è stato difficile fare foto data la quantità di gente sopra. Non abbiamo nemmeno trovato parcheggio e sulla strada non puoi fermarti, perchè è stretta. In ogni caso il prezzo dei parcheggi non è di certo economico in nessuna parte della valle. 
Quindi ce ne andiamo amareggiati con uno scorcio come ricordo :

Proseguendo si arriva al paese chiave della nostra escursione: Sonogno, il paese dove c'è la cascata. Anche qui si passa in mezzo ad un piccolo borgo con casette fatte in pietra con balconi fioriti. Esplorate un po' le viuzze, qui troverete una chiesa e un museo sulla storia del paese. 


Lasciandoci alle spalle il borgo si prosegue ancora per 20 minuti, attraversando un piccolo ponte di legno sospeso si arriva alla cascata. Dal vivo sicuramente rende molto di più, ha un effetto rilassante pazzesco, quasi ipnotico. Per una rinfrescata è l'ideale. Una volta finiti tutti gli scatti si prosegue ad anello ritornando per il bosco. 


Giorno 2
Il secondo giorno era dedicato all'esplorazione di tutta la Val Bavona che era quella che mi interessava di più. Effettivamente, tra le due questa sembra avere più angoli interessanti. La cascata poi è spettacolare. Qui si va in direzione Foroglio, dopodiché con un'escursione di un'ora si può arrivare fino a sopra la cascata ed esplorare i resti di un antico villaggio rurale. Qui il parcheggio è gratis.
 Prima della cascata noterete sulla destra tante casette sparse. 

 

Sembra di esser in un altro mondo e in un'altra epoca. Qui tutto è rimasto incontaminato. 
La cascata di Foroglio è molto più suggestiva di quella precedente, non si può non fare la foto sull'altalena!


Qui potete fermarvi in un'antica locanda che fa piatti tipici. Inoltre, in ogni paesino troverete tanti artigiani che vendono prodotti tipici o creazioni fatte a maglia. 
Foroglio è il paese più "grande" a livello di estensione, per incominciare il sentiero si passerà attraverso le vie strette del borgo. In questa via mi hanno colpito dei fiori gialli, di cui non so ancora il nome, ma facevano da contrasto al colore grigio delle pietre. 



Una volta arrivati in cima sarà vertiginoso guardare il paese dall'alto. Arrivati in cima al maggengo di Puntid, qui farete sicuro una sosta fotografia al ponte di sasso. Qui i sentieri non sono ben segnati ed è un attimo perdersi. Seguite sempre la direzione del fiume.  


Da lì, proseguendo per 10 minuti si arriverà alla "Splüja Bela", che è la costruzione sotto roccia più antica del Ticino. Sotto questo macigno un tempo venivano messi gli animali da curare.
 
Non è ancora finita, perchè si può proseguire ancora per la Val Calnegia (30 minuti) dove si trova l'ultimo nucleo di case prima della salita verso le Alpi. Se si vuole fare tutto il percorso (non è possibile farlo ad anello) ci si mette in totale 3 ore. Foroglio - Puntid - Spula - Gerra - Calnegia. Questa è la sequenza. 

Spluja Bela


Finite l'escursioni, l'ultimo giorno abbiamo voluto dedicarlo alla passeggiata sul lungo lago di  Ascona. Qui ho trovato un sacco di case colorate con abbinamenti complementari o monocromatiche. 
Anche le aiuole non erano di certo anonime. 
Colori Primaverili











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